concorso "lungolago di lugano", 2000 | |||||||||||||
Sostenere ed alimentare la tesi per cui il "bisogno di vuoto " della città storica diventerà sempre più grande è la volontà del progetto. La proposta si articola su diversi interventi che perseguono l'idea della creazione di due poli complementari: "piazza città' " e "piazza lago" dove sono trasferite tutte le attività più in relazione al lago ed al grande spazio verde generato dalla foce del Verdeggio. Piazza città. La natura di Palazzo Civico, edificio pubblico ed autonomo, posto come eccezione nel tessuto cittadino, richiede un ripensamento sugli spazi che l'attorniano. Se piazza della riforma sembra ancora garantire al palazzo uno sbocco vitale, sui tre lati rimanenti il palazzo trova situazioni poco qualificate. Questa realtà risulta dal succedersi di svariate trasformazioni che hanno vieppiù "chiuso" il palazzo in un contesto assai caotico. L'intenzione del progetto è quella di riporre Palazzo Civico in uno spazio significativo ed equilibrato. Ripuliamo l'edificio e gli spazi che lo circondano dagli interventi di natura provvisoria. Si rinuncia pure ai giardini tolti con l'intento di non differenziare piazza Manzoni e Rezzonico dalla Riforma ma piuttosto di amalgamarle in un "unicum", alla ricerca di uno spazio dal carattere più urbano. Il vuoto che risulta da questa operazione di pulizia è delimitato dalle facciate degli edifici esistenti, finalmente visibili, e dal fronte d'alberi del quai. Al fine di rendere unitario questo spazio, proponiamo una pavimentazione indistinta sulla quale si ponga indisturbato Palazzo Civico: l'asfalto rosso. Questo manto rosso evoca l'unita' e l'atmosfera che la terra battuta conferiva alla città. Proponiamo che la parte centrale del quai sia ricostruita in continuità dei due bracci così da avere lungo il suo sviluppo un rapporto calmo e costante con l'acqua. Piazza lago. La piazza, posta nel golfo ed in relazione con il vuoto che comprende Parco Ciani, intende divenire un nuovo punto di riferimento complementare a quello della zona centrale della città. La decisione è di costruire un edificio pubblico, una sala a cielo aperto, rivolta sull'orizzonte delle stupende montagne che circondano il lago. le imbarcazioni pubbliche e private saranno "calamitate" sui lati della struttura L'usuale vita di piazza potrà essere alimentata occasionalmente dalle strutture effimere per le manifestazioni che segnano il calendario degli avvenimenti cittadini. |
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© ferrari e gaggetta architetti
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