Il terreno si trova a Monte Carasso, a nord del paese, nella zona collinare di recente espansione edilizia.
Questa costa é molto ben esposta e attira naturalmente l’impiantarsi di casette di ogni tipo.
Le vigne e i muri di sostegno dei terrazzamenti, un tempo strutturanti la collina, vengono distrutti per lasciar posto alle abitazioni.
La costa è estremamente ripida, costruire su tali pendenze comporta sempre diversi problemi, soprattutto per il disegno degli spazi esterni siano essi giardini o spazi di manovra per le automobili.
La parcella sulla quale si progetta la casa, una striscia parallela alla pendenza molto lunga e stretta, si trova tra il muro di sostegno della strada che porta ai monti ed una roccia a strapiombo sulla pianura.
La voglia di controllare totalmente un terreno di questo tipo, che incute quasi paura, ci porta a pensare la casa come all’edificazione della totalità della parcella.
I regolamenti comunali permettono l’edificazione a confine di proprietà, diventa interessante sfruttare questa possibilità costruendo i muri estremi di questa casa-giardino a confine.
La casa contiene tutto il programma compresi l’autorimessa e il giardino.
Il tema dei muri di sostegno, forse unici elementi strutturanti la costa, diventa base di organizzazione della pianta e delle sezioni.
Questi muri definiscono gli accessi, gli spazi di vita interni ed esterni senza generare spazi residui.
Il tetto perde importanza, diventa astratto, copre quello che deve e ritaglia il cielo dove può; unito ai muri estremi sembra abbracciare la roccia sottostante quasi a volerla addomesticare.
